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Castelvetrano, malcontento per i pasti in ospedale. La replica del Tdm

Castelvetrano, malcontento per i pasti in ospedale. La replica del Tdm
20 giugno
17:01 2017

CASTELVETRANO. In  risposta alle lamentele di pazienti e familiari così come riportato nel nostro articolo il 18 giugno (https://www.partannalive.it/2017/06/castelvetrano-in-ospedale-incalza-il-malcontento-per-i-pasti-agli-ammalati/)

in cui si dava voce al malcontento verso il servizio di erogazione di pasti non idonei per gli ammalati, il TDM (il Tribunale dei diritti del malato) di Castelvetrano risponde con una nota stampa che riportiamo integralmente qui di seguito:

“Negli ultimi mesi si sono rivolti presso il nostro ufficio parecchi pazienti e familiari dei pazienti, per segnalarci il malcontento sui pasti serviti nel nostro ospedale, in particolar modo si lamentano dei primi piatti. La cottura della pasta non è ottimale, più raramente si lamentano del gusto, anzi a volte si lamentano perché troppo gustoso, troppo salato. Presso il nostro ospedale, così come in molti altri, si riunisce una commissione di controllo ispettiva. Ne fa parte il TDM insieme alla Direzione Sanitaria del nosocomio e l’ Ufficio Sanitario locale.

Questa commissione più volte durante ogni mese, senza nessun preavviso, entra nella cucina e nei reparti durante l’ora dei pasti (che vengono preparati in loco, ndr), per eseguire ispezioni, proprio come quella dei NAS nei locali pubblici. Posso garantire e confermare come membro della commissione ispettiva, che gli ambienti della cucina ospedaliera risultano igienicamente puliti. Il personale è scrupolosamente idoneo e con divisa professionale fornita di tutti i DPI per garantire l’ igiene. Gli alimenti di qualità correttamente conservati e meticolosamente controllati secondo scadenza. L’unico problema è lo stato in cui arrivano i pasti nei reparti. A volte la cottura della pasta viene anticipata per essere al dente, a volte però finisce per cuocersi nel piatto risultando non mangiabile. A volte i carrelli termici non funzionano, a volte i carrelli sostano nei corridoi dei reparti per qualche tempo prima di poter essere consegnati perché giustamenti gli operatori hanno priorità essendo pochi e con un grande lavoro da svolgere. Il cibo dentro i piatti monouso di plastica ermeticamente sigillati si fredda insieme alla condensa, pensate ad una frittata di patate o di verdura, essa sarà una tavoletta di gomma. Devo ammettere comunque, che gli operatori della cucina cercano di migliorare e rimediare al disguido. Negli ultimi mesi di controllo sono stati tolti dal menù pasti che risultavano non piacere ai pazienti. È stato sostituito qualche formato di pasta incompatibile alla cottura ed ai tempi di consegna e si cerchera’ ancora qualche altra alternativa.

Il problema del vitto si deve risolvere al più presto, deve essere sì sicuro il cibo, ma anche gradevole. Il pasto è uno di quei momenti più piacevoli nella vita di ognuno, soprattutto per i pazienti ricoverati, almeno dovrebbe esserlo dove è anche terapeutico. Il TDM rimane a disposizione dei pazienti e loro eventuali segnalazioni a riguardo ed assicura il pieno interesse ed attenzione della Direzione Sanitaria per una celere risoluzione del problema.” Serena Navetta TDM Castelvetrano

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Agostina Marchese

Agostina Marchese

Nata a Salemi, giornalista, ha studiato scienze politiche e delle relazioni internazionali. Crede nel giornalismo d’inchiesta e a quello di strada tra le persone e per le persone. Collabora con “Belice c’è” e ha fondato una rivista sull'eterno femminino. È stata corrispondente del Giornale di Sicilia e ha collaborato con Telejato e Report. Ama la politica, la natura e andare oltre le apparenze.

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