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Sabbia e alghe al porto di Selinunte, Pescatori:”Costruzione errata del porto”

Sabbia e alghe al porto di Selinunte, Pescatori:”Costruzione errata del porto”
08 gennaio
15:50 2018

I pescatori di Selinunte chiedono a gran voce un aiuto. Da tempo infatti si ripresenta periodicamente il problema dell’enorme presenza di alghe che impedisce alle varie imbarcazioni di entrare e uscire dal porto di Selinunte. Proprio lo scorso mese la Capitaneria di porto, dopo aver effettuato un sopralluogo, ha confermato la pericolosità di tali fenomeni, diramando un apposito avviso. I novanta pescatori colpiti da questo annoso problema imputano le cause ad una costruzione errata del porto, che fa sì che cumuli di sabbia e alghe intrappolino le proprie barche, non permettendogli così di continuare a “sopravvivere”, dato che queste famiglie (circa 40) vivono esclusivamente di pesca. Da anni continuano a chiedere aiuto alle autorità, che sembrano non voler sentire. Ora che la situazione è peggiorata (in quanto le forti mareggiate di questi giorni hanno continuato a portare sabbia e alghe che non hanno più permesso alle imbarcazioni di poter uscire), come racconta il pescatore Ernesto Favara, non si sono neanche preoccupate di fare arrivare delle ruspe per risollevare le loro barche, frutto del sacrificio di una vita. Poco prima delle festività natalizie, solo il nuovo assessore regionale alla pesca, Edy Bandiera, insieme all’ex deputato mazarese Tony Scilla, hanno incontrato i pescatori per capire da vicino la reale situazione. Situazione che vede il tunnel che avrebbe dovuto favorire il riciclo delle acque, dimostrarsi un’opera inutile e costosa; e la banchina del porticciolo crollata a pezzi. Non parliamo poi dello “spettacolo” che offriamo ai turisti, che ogni giorno affollano questa costa.

Valentina Mirto

Foto CastelvetranoSelinunte.it

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Amante della scrittura, abile disegnatrice, scrive per "Il Giornale di Sicilia". Si definisce una ragazza con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben piantati per terra.

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