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Dall’Asp 9 un progetto per un possibile riscatto della comunità castelvetranese

Dall’Asp 9 un progetto per un possibile riscatto della comunità castelvetranese
16 febbraio
15:32 2018

Una Castelvetrano che soffre, una Castelvetrano che fatica e che chiede riscatto ed ascolto. Questo viene descritto nella lettera aperta della Dott.ssa Graziella Zizzo, psicologa e psicoterapeuta di Castelvetrano, sulla condizione sociale della comunità castelvetranese, condiviso dal Tribunale per i Diritti del Malato di Castelvetrano. Cittadini, genitori, studenti, lavoratori …  offesi, scoraggiati e demotivati, non solo da una ormai permanente crisi economica ma anche da una profonda crisi d’ identità.

Tutti sappiamo (lo definisce l’ OMS) che la salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale. La salute non è quindi sinonimo di mancanza di malattia, ma di equilibrio psicofisico. È evidente che la comunità castelvetranese, da un bel po’ di tempo non gode di buona salute. La città si è chiusa a riccio, in un inesorabile stato di depressione e sconforto sociale, un abbandono culturale ed economico. Dobbiamo assolutamente uscire da questo stato apatico e di rassegnazione, è pericoloso per l’intera comunità, perché sfocia in rabbia, violenze e distruzione. Bisogna subito reagire. Vi vogliamo parlare di un importante progetto presentato al Governo di questa città, dall’ ASP 9, precisamente dal Dott. Paolo Pace, responsabile della neuropsichiatria infantile. Il Tribunale per i Diritti del Malato di Castelvetrano sostiene fortemente questo progetto, perché sarebbe una ottima e tempestiva opportunità per la società castelvetranese per riscattare la propria dignità, iniziando dai giovani, dalle scuole.

Il progetto propone un gemellaggio fra la città di Castelvetrano e la città di Palermo, Capitale della cultura anno 2018. Un gemellaggio per promuovere i processi di sviluppo economico e sociale favorendo scambi culturali, educativi, e sportivi fra le due meravigliose comunità siciliane. Attraverso il gemellaggio si potrebbero attuare strategie di sviluppo turistico, valorizzando concretamente il nostro territorio e le sue risorse naturali, storiche, artistiche ed anche gastronomiche. Un forte impatto sulla socializzazione dei nostri ragazzi e non solo, infatti si promuoverebbero rapporti di incontro, confronto, conoscenza, ospitalità, scambio, e cooperazione. Quale migliore modo per riscattare la nostra dignità di cittadino, la nostra identità ed uscire da uno stato di depressione cronica sociale?

Dobbiamo offrire ai cittadini mezzi, strumenti ed opportunità. Dobbiamo iniziare dalla cultura, dalla bellezza, dall’ imponente Selinunte, dalla nostra meravigliosa Cappella Sistina della Sicilia, dal nostro olio d’ oliva, dal nostro pane nero, da Giovanni Gentile e Gennaro Pardo nati nella nostra città. Il TDM crede molto in questo progetto, è concreto, è fattibile, è un ottimo inizio, coinvolgente, divertente. Sarebbe subito modo di interagire e scambiare la bellezza, ripristinando il rispetto, l’ammirazione, l’orgoglio, la soddisfazione. Si incrementerebbe il turismo e l’economia locale. Questa città si deve riabilitare agli occhi del mondo, è la città dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non possiamo lasciare un disastro così. Castelvetrano deve rinascere, e con essa la dignità di ogni individuo, di ogni famiglia, fondamentale presupposto per garantire la salute di un’intera comunità.

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Valentina Mirto

Valentina Mirto

Amante della scrittura, abile disegnatrice, scrive per "Il Giornale di Sicilia". Si definisce una ragazza con la testa tra le nuvole ma con i piedi ben piantati per terra.

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