Feliz Navidad y próspero Año Nuevo a todo el mundo
In Spagna i festeggiamenti del Natale iniziano il 22 dicembre con l’estrazione mattutina della Lotería de Navidad, continuano con la Nochebuena e finiscono il 6 gennaio con Los Reyes Magos.
La Nochebuena è la vigilia di Natale, quando tutti si riuniscono con parenti e amici per la cena, durante la quale si servono piatti tipicamente natalizi e spagnoli, tra i quali: el Turrón de Jijona (torrone), los Marzapanes e los Polvorones. Nel corso dei festeggiamenti si ascoltano dei canti che narrano la vita di Gesù, accompagnati da strumenti natalizi come la zambomba della Mancha o le nacchere dell’Andalusia. Dopo la cena, arriva Babbo Natale (Papá Noel) con i doni per i più piccoli. In Catalogna, però, i regali si scambiano il 25 dicembre e non li porta Babbo Natale, ma el tío (lo zio). E se in Italia il Presidente della Repubblica legge un comunicato a tutta la nazione la sera del 31, in Spagna viene trasmesso il discorso per il giorno di Natale (Navidad). Al Natale seguono 2 giorni di riposo, fino al 28 dicembre quando ci sono i festeggiamenti de Los Santos Innocentes, durante i quali ci si fanno scherzi, come ad Halloween.
Il 31 dicembre è la Nochevieja (notte vecchia), poiché è l’ultima notte dell’anno. Questa festa è simile a quella nostra perché gli spagnoli sono soliti mangiare a mezzanotte las uvas de la suerte, cioè 12 acini d’uva (uno per ogni mese dell’anno), mentre all’alba mangiano i churros prima di andare a letto. Giorno 1 gennaio non è sentito come in Italia.
Il 5 gennaio si svolge la sfilata de los Reyes Magos (i Re Magi), invece il 6 gennaio i Re Magi, non la Befana, portano i doni ai bimbi buoni e il carbone ai monelli. In questo giorno si mangia el Roscòn de Reyes, un dolce con origini pagane che, una volta pronto, viene servito a fette. All’interno della ciambella si nascondono piccoli giochi e chi trova il premio è considerato il re della festa.
Buone Feste da Gaetana Amodeo