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Rubrica “Cuore e Fiamma”: I Muscardini

Rubrica “Cuore e Fiamma”: I Muscardini
30 ottobre
10:27 2017

Siamo arrivati al nostro ultimo appuntamento con le ricette per la preparazione di un Cesto dei Morti veramente tradizionale. Oggi vi presento un dolcetto dalla lunga preparazione e dal sapore unico: “i muscardini”.

La loro preparazione è comune in molte regioni d’Italia, la loro denominazione varia da regione a regione o, addirittura, da zona a zona della stessa regione.

Comunemente chiamati Ossa dei Morti visto il loro aspetto, i “muscardini” sono un pasticcino dalla tradizione antichissima che si ottiene dopo un lunghissimo riposo dell’impasto. A prima vista si può pensare che sono due gli impasti che costituiscono il biscotto, ma in realtà è un composto unico che, grazie all’asciugatura lunga al sole, una volta cotto, assume il tradizionale aspetto che tutti conosciamo.

Se volete prepararli in tempo per il giorno di Ognissanti mettete subito le mani in pasta!

Il profumo della cannella e dei chiodi di garofano li rende piacevolissimi all’olfatto e al palato. Il loro odore evoca nella mente le immagini dei “giorni dei morti” della nostra infanzia, quando non vedevamo l’ora di alzarci la mattina del 2 novembre per andare alla ricerca del cesto. Infatti non solo c’era l’inquietante sensazione che i nostri cari defunti se ne stessero in giro per casa, ma per di più si prendevano gioco di noi bambini andando a nascondere il dono chissà dove!!!

Siamo ormai arrivati alla fine di questo percorso che spero vi abbia arricchito di informazioni su queste tradizioni che purtroppo, ormai, sembrano dimenticate. Non vi resta che procurarvi un bel “cannistru di vimini”, magari uno di quelli intrecciati dai vostri bisnonni e conservati da qualche parte in garage. Preparate tutte le vostre ricette e componete un bel cesto dei morti.

Non dimenticate di insegnare ai vostri bambini questa filastrocca da recitare la sera dell’1 Novembre prima di andare a letto:

“Armi santi, armi santi

io sugnu uno e vuiatri siti tanti

mentri sugnu ni stu munnu di guai

cosi di morti mittitiminni assai”.

Le tradizioni sono le nostre radici, la nostra storia. Un albero senza radici muore. Facciamo vivere le nostre tradizioni tramandandole ai nostri figli cosi che loro possano farlo con i loro figli in un legame che in questo modo unirà all’infinito passato e futuro.

 

Ingredienti:

  • 600 gr di zucchero
  • 500 gr di farina
  • 150 ml d’acqua
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • 1/2 cucchiaino di semi di garofano in polvere

 

Procedimento: 

In un pentolino mettere a riscaldare l’acqua e prima di raggiungere l’ebollizione aggiungere lo zucchero in modo che questo si sciolga spegnendo la fiamma. Su di una spianatoia disponete la farina a fontana insieme agli aromi in polvere e aggiungendo poco sciroppo alla volta cominciate ad impastare fino ad ottenere un panetto morbido e compatto.

 

Create dei lunghi cilindri di pasta larghi circa 2 cm e tagliateli ad una lunghezza di circa 4 cm. disponete su una teglia con carta forno, coprite con un canovaccio e durante il giorno, per 3 giorni, fate asciugare al sole. Trascorso questo periodo preparate una teglia con della carta forno bagnata e strizzata.

Bagnate la base dei biscotti, adagiateli sulla carta forno bagnata distanziandoli molto tra loro e cuocete in forno preriscaldato per circa 15′. Se l’asciugatura è stata perfetta lo  zucchero si scioglierà creando una base croccante e scura, mentre la parte farinosa resterà in superficie bianca e particolarmente friabile. Lasciate freddare sulla teglia prima di consumare.

Buona fortuna e buon appetito!

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Maria Concetta Nuccio

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