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Cuore e Fiamma: le Cannalicchie (biscotti con ripieno di fichi secchi)

Cuore e Fiamma: le Cannalicchie (biscotti con ripieno di fichi secchi)
16 dicembre
16:34 2017

Cari lettori, poichè siamo prossimi al Natale ho deciso di farvi un regalo.

Oggi voglio regalarvi non solo una ricetta della mia famiglia che si tramanda da matriarca a matriarca, da generazioni di cui ormai si è persa la memoria, ma sopratutto, un pezzo di storia, uno squarcio su quelle che erano le feste quando ancora esisteva la “famiglia” e non c’era la fretta e la tristezza di questi nostri tempi dove non abbiamo più il tempo di vivere davvero.

Ricordo che era Luglio e i bambini giocavano tra gli alberi di gelsi e prugne profumate. Giocavano con la terra, giocavano a costruir capanne. Ricordo una donna dai capelli scuri e ricci che veniva dalle scale con un cesto di fichi appena colti e tagliati. Nella feconda terra, ricca di ogni frutto e delizia, l’aspettava un uomo che con grande premura e con gli occhi sempre innamorati aveva preparato per lei un telaio dove stendere i fichi al sole. Sento ancora il gioioso frastuono di quei bambini  che correvano tra le piante delle zucchine e dei piselli mentre quella donna, con pazienza infinita, disponeva con materna precisione i dolci frutti al sole. Iniziava così quel rito che si prolungava per giorni: sole, riparo, sole, riparo, sole, riparo…

Quando il sole aveva fatto appassire i fichi, la donna con le sue amorevoli cure ne metteva due insieme, o come diceva lei, le “inchiappava” e con la stessa premura tra “na ficusicca e l’autra” disponeva una foglia di alloro, cosicchè l’odorosa pianta li preservasse fino all’inverno. Passavano i giorni e i mesi e arrivava Novembre. Dopo aver preparato i taralli, a marturana , i muscardini e i tetù era tempo di tirar fuori quel tesoro che con tanto amore e tanta dedizione nei mesi più caldi si era messo da parte per l’occasione più importante: il Natale.

Questa era davvero un occasione speciale: tornavano i figli partiti in cerca di fortuna, tornavano i nipoti dal nord, tornavano tutti a casa perché il richiamo della terra, per un siciliano, è come il canto di Scilla e Cariddi. 

La donna iniziava così la lunga preparazione chiamando a raduno tutte le madri e le figlie della sua famiglia ed ognuna aveva il suo compito: una macinava la “ficusicca” in quella macchina storica che, ancora oggi, non si stanca di girare, e macinare e mescolare. Una impastava, una tagliava, l’altra cantava…

Gli uomini avevano il loro gran da fare: ben tre piani di scale con le teglie stracolme di bontà da portare a cuocere al forno di paese perché la produzione di “cosi ruci” era così numerosa che il forno di casa non poteva bastare…I “cannalicchie” si preparavano per tutti, senza mio e tuo, senza bilance, senza avidità.

Le loro mani sapienti ed esperte passavano senza sosta “u marmurato” che le rendeva bianche e immacolate… e rivedo delle piccole mani che come polvere di stelle cospargevano i biscotti, il tavolo, il pavimento di diavoletti. Se chiudo gli occhi sento ancora il profumo di quella casa, dello zucchero e dell’amore.

Molte di quelle donne oggi non ci sono più, oggi non si canta più, non si sta più insieme…non c’è più la famiglia, non c’è più nulla…ma ci sono le mie figlie e ci sono io e c’è mia madre e noi proseguiremo con amore questa tradizione che racconta la storia della mia famiglia.

Nel mio cuore resterà per sempre l’immagine di quella donna che ho amato tanto.

Quella donna era mia nonna.

 

 

Ingredienti per la crema di fichi secchi:

  • 1 kg di fichi secchi
  • Scorza di arancia, limone e mandarino grattugiata
  • cannella
  • mandorle tostate frullate grossolanamente
  • 200 gr di marmellata di fichi

Ingredienti per 1 kg di biscotti

  • 1 kg di farina 00
  • 300 gr di zucchero
  • 300 gr di strutto
  • 1 bustina di vanillina
  • 200 ml di latte
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 3 gr di ammoniaca

Per la glassa:

  • 2 albumi
  • 1/2 kg di zucchero a velo
  • succo di limone
  • zuccherini colorati

Mette a mollo i fichi secchi in acqua calda per circa 10′. Strizzateli, tagliateli in piccoli pezzi e passateli nel passatutto insieme alle scorze grattugiate e alla cannella nella quantità che preferite. Una volta che avete ottenuto la crema di fichi, aggiungente le mandorle tostate e la marmellata e mescolate bene tutti gli ingredienti.

Sciogliete lo zucchero nel latte tiepido. Su di una spianatoia disponete la farina a fontana insieme  allo strutto morbido e cominciate ad impastare. Inserite la vanillina, il lievito e l’ammoniaca e  continuate ad impastare versando a piccole dosi il latte fino ad ottenere un panetto morbido, liscio ed elastico. Lasciate riposare l’impasto coperto per 10′.

Create dei lunghi cilindri di circa 1,5 cm di diametro e lunghi circa 5 cm. Allargateli con il matterello in modo da ottenere delle piccole sfoglie spesse 3-4 mm. Farcite le sfoglie con la crema di fichi avendo cura di lasciare liberi i bordi. Richiudete il biscotto in modo che la farcitura sia solo all’interno. Schiacciate e modellate il biscotto in modo che abbia la caratteristica forma. Praticate, quindi, dei taglietti trasversali con una lametta da cucina o con un coltellino molto affilato.

Disponete su una teglia ricoperta da carta forno e infornate in forno preriscaldato a 200º fino a doratura, avendo cura di non aprire lo sportello del forno per i primi 15′.

Nel frattempo preparate la glassa che andrà a ricoprire e decorare i vostri biscotti: sbattete gli albumi con uno sbattitore elettrico  e aggiungete man mano lo zucchero a velo insieme a qualche goccia di limone. Continuate a lavorare con le fruste fino ad ottenere una glassa lucida ma estremamente compatta e coprente.

Sfornate i vostri biscotti e lasciateli freddare per bene. Ricopriteli di glassa utilizzando un pennello da cucina o semplicemente il vostro indice. Decorate con zuccherini colorati e ripassate in forno a 50º per 5′.

 

Dedicato a mia Nonna.

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Maria Concetta Nuccio

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